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Se sei arrivato qui, voglio darti il Benvenuto, sono felice di conoscerti, possiamo scambiarci i nostri punti di vista, se vuoi.
Rosa

28 marzo 2012

Imparare dall'Acqua

"Osserva le cascate: se togliessimo le rocce dal loro cammino, non avremmo più il loro canto."
Questa frase mi ha colpito molto quando l'ho vista ieri sfogliando tra i vari apppunti nel mio computer 

Siamo come l’acqua, possiamo circondare le pietre del cammino  e usarle per mantenere bella la canzone della nostra Vita.
"Sono gli ostacoli che permettono alle nostre acque di procedere"; in effetti sappiamo che è così e ce ne accorgiamo sicuramente quando veniamo messi alla prova in qualche maniera.
Ho constatato come quasi tutti dopo aver passato un periodo brutto, ammettono che se non fosse stato per quello che hanno passato, una malattia, un crollo finanziario etc., non si sarebbero accorti, o perlomeno avrebbero continuato a dare per scontato, tante cose belle che abbiamo e delle quali non sempre ce ne rendiamo conto.
Nessuna roccia, per quanto dura e resistente sia, è capace di trattenere l’acqua. Questa è in grado di circondarla e proseguire, con la forza della dolcezza…
E' così vera questa affermazione, come si fa a proseguire il nostro cammino
se non con la dolcezza che si acquisisce dopo una dura prova?

Niente è più dolce e, al medesimo tempo, tanto forte come l’acqua, che scorre decisa e lentamente, con la consapevolezza di avere il medesimo destino dell’uomo: andare avanti.

Così è la nostra vita.
Eh si!, niente da aggiungere.

Gli ostacoli esistono per farci camminare ogni volta in modo più deciso, più determinato, totalmente impegnato, fiducioso nella vita.
Fiducia e resa…

 Arrendersi alla vita con la fiducia di un bambino.

Per questo, quando la sofferenza bussa alla tua porta, non lamentarti né inquietarti, sii soltanto un testimone del tuo dolore.
E' più facile di quanto sembri, posso dirlo dopo averlo constatato di persona, perchè  quando una malattia mi ha costretta a fermarmi per un periodo della mia vita, inizialmente mi meravigliò proprio questa cosa e cioè che mi sembrava di essere una persona estranea a quella malata, io ero l'osservatore esterno e ho cercato solo di capire cosa mi voleva dire questo' Stop' alla mia vita che era arrivato così inaspetatto.
Sentiti un privilegiato perché dopo i conflitti, lo spirito risorge.

Di fronte a qualsiasi problema che ti sembra senza soluzione, assumi un atteggiamento intelligente, a tuo favore: RESPIRA…
Anche questa sembra una cosa così normale, 'se non respiro non vivo', eppure se ci fermiamo ci accorgiamo di come quando stiamo male è perchè il nostro respiro non è libero e regolare; ora ho imparato, quando comincia a salire l'ansia, mi fermo subito e...respiro, con calma, profondamente e quando mi sento acquietata, riprendo il mio cammino.
Capita, a volte di incontrare persone veramente mettono a dura prova tutto il tuo modo di essere, ho capito anche questo:
quanto meno una persona sembra meritare il tuo Amore, forse lo necessita maggiormente: Perdona, perdona quante volte è necessario, libera il tuo cuore dai risentimenti, apriti a nuove emozioni…
"Perdonare",  per prima se stessi, in modo da essere in grado di perdonare poi anche gli altri.
Essere  flessibile come i fiori e le farfalle quando affrontano il vento forte… e gustare tutti i profumi.
Imparare ad essere flessibile è il regalo più bello che uno può fare a se stesso; essere duri e testardi non porta che dolore.

Stendi la tua mano e offri la tua comprensione o il tuo Amore.
Venimmo in questo mondo per imparare ad amare. Soltanto questo…
Allora Ama!
Poco o molto, non importa.
L’importante è amare sempre.
"Ama e fai ciò che vuoi"
Se taci, taci per amore.
Se parli, parla per amore.
Se correggi, correggi per amore.
Se perdoni, perdona per amore.
Metti in fondo al cuore
La radice dell’amore.
Da questa radice
Non può che maturare il bene.
(S. Agostino)

Solo l’Amore realizza la meravigliosa magia di moltiplicarsi quando viene diviso.

Possiamo imparare a crescere nello spirito per i duri colpi ma lo possiamo fare anche per i tocchi delicati; sono le piccole cose che aiutano a crescere a volte, molto più delle grandi.
Buona Vita
Rosa

24 marzo 2012

Beatitudini del nostro tempo

Non ricordo più dove ho trovato queste Nuove Beatitudini, ma sono così vere che voglio trasmetterle.


BEATI quelli che sanno ridere di se stessi:
non finiranno mai di divertirsi.
(verissimo... :)

BEATI quelli che sanno distinguere un ciottolo da una montagna:
eviteranno tanti fastidi.

(provare per credere)

BEATI quelli che sanno ascoltare e tacere:
impareranno molte cose nuove. ( ...ascoltare e tacere)


BEATI quelli che sono attenti alle richieste degli altri:

saranno dispensatori di gioia. (bello e vero!)


BEATI sarete voi se saprete guardare con attenzione
le cose piccole e serenamente quelle importanti:
andrete lontano nella vita. (soprattutto
imparare a guardare ...il piccolo)
 

BEATI voi se saprete apprezzare un sorriso
e dimenticare uno sgarbo:
il vostro cammino sarà sempre pieno di sole.
(...e il sole è Vita)


BEATI voi se saprete interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze:
sarete giudicati ingenui, ma questo è il prezzo dell'amore. (beata ingenuità)
  BEATI quelli che pensano prima di agire e che pregano prima di pensare:
 eviteranno tante stupidaggini. (imparare a contare prima di...)


BEATI soprattutto voi che sapete riconoscere
il Signore in tutti coloro che incontrate:
avete trovato la vera luce e la vera pace.
(questo è difficile, ma  lei ci è riuscita... :)

Buona Vita.

Rosa


23 marzo 2012

Lezioni di vita

Le cose che ho imparato dalla vita - Paulo Coelho

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:
Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà; E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia  e solo pochi secondi per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.
Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era
necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo,  sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo,  ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
Non cercare le apparenze, possono ingannare.
Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

Se non ti scappa un sorriso
a guardare quest'orso...!

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere, perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.
Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente da renderti felice.
Mettiti sempre nei panni degli altri.  Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa;
soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.
Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita
prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.
Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano. Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
(Paulo Coelho)
Ognuno di noi  ha le sue lezioni  da imparare dalla vita, ma non tutti sono capaci di metterle per scritto come fa P. Coelho per questo a me piace leggerle e cercare di confrontarle con le mie lezioni di vita, anche se devo dire che le condivido tutte in pieno.
Rosa

16 marzo 2012

L'oggi è un dono...


Leggo  spesso di quanta straordinaria felicità si prova nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Ho imparato questa grande verità, e cioè che un dolore condiviso è  un  dolore dimezzato, e che la  felicità condivisa è felicità raddoppiata.
E soprattutto che per  sentirsi ricchi, basta contare  le cose che si posseggono e che il denaro non può comprare; ma  soprattutto che l'oggi è un dono, ed è per questo motivo che si chiama presente.
A questo punto, con tutte queste premesse, leggendo questa storiella, non ho avuto altro che conferme e siccome mi è piaciuta molto, ho pensato di condividerla con te; è raccontata da 'Anonimo' e parla di due uomini, entrambi molto malati....
Due uomini, entrambi molto malati...- anonimo

Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
Ad uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per
un'ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.

Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.

Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle  loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.

Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.

L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore
nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte
le cose e i colori del mondo esterno.


Lago Foiron - Val d'Aosta
 

La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.

Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.

Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.

In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.

Sebbene l'altro uomo non potesse vedere la banda, poteva sentirla  con gli occhi della sua mente, così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.

Passarono i giorni e le settimane.

Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno
e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla  finestra,
morto pacificamente nel sonno.

L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti
per portare via il corpo.

Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese
se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.

L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata
che stesse bene, lo lasciò solo.

Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito
per vedere per la prima volta il mondo esterno.

Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra
vicino al letto.

Essa si affacciava su un muro bianco.

L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose cosi meravigliose al di fuori da quella finestra.

L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. "Forse, voleva farle coraggio.." disse.

Lascio a te che stai leggendo trarre le tue conclusioni!
Buona Vita.
Rosa 

04 marzo 2012

Le 4 candele

 

Stamani ho aperto il pc e letto questa storiella che mi piace condividere:

Un grazie ad "Arcobaleno" per aver gentilmente
segnalato questa storia

Questa è la storia di quattro candele che, bruciando, si consumavano lentamente.
Bruciavano e si consumavano inutilmente perché - dicevano loro –
“Nessuno si cura di  noi, nessuno approfitta della nostra luce e del nostro calore”.

Così si espresse la prima candela:
Io sono la Pace, gli uomini non riescono a mantenermi,
penso proprio che non resti altro da fare che spegnermi”.
Così fu, e a poco a poco la candela si lasciò spegnere completamente.

Anche la seconda candela a poco a poco, vedendo spenta la prima candela, si lasciò prendere dallo sconforto e disse:
"Io sono la Fede, purtroppo non servo a nulla, gli uomini non ne vogliono sapere di me e perciò non ho motivo che resti accesa”.
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.

Triste e sconsolata, la terza candela a sua volta disse:
"Io sono l'Amore. Non ho forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari".
E, senza attendere oltre la candela si lasciò spegnere.

Inaspettatamente, un bimbo, in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semi oscurità disse:
"Ma cosa fate! Voi  dovete rimanere accese, io ho paura del buio".
E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la quarta candela impietositasi, disse:
“Non temere, non piangere: finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre candele. Io sono la Speranza”.

Con gli occhi gonfi e lucidi di lacrime, il bimbo prese la candela della Speranza e riaccese tutte le altre.

Che non si spenga mai la speranza dentro il nostro cuore…
E che ciascuno di noi possa essere lo strumento, come quel bimbo capace in ogni momento di riaccendere, con la sua speranza, la fede, la pace e l’amore.
Bellissima!
Buona Vita.
Rosa